Poesie

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L. Ciardetti, 1823 - Всего страниц: 327
 

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Часто встречающиеся слова и выражения

Популярные отрывки

Стр. 166 - Me non nato a percotere Le dure illustri porte Nudo accorrà, ma libero, Il regno della morte. No, ricchezza né onore Con frode o con viltà II secol venditore Mercar non mi vedrà.
Стр. 274 - Che spesso al faticoso ozio de' grandi e all'urbano clamor s'invola, e vive ove spande natura influssi blandi o in colli o in rive; e in stuol d'amici numerato e casto...
Стр. 8 - Sorge il mattino in compagnia dell'alba innanzi al sol, che di poi grande appare su l'estremo orizzonte a render lieti gli animali e le piante ei campi e l'onde. Allora il buon villan sorge dal caro letto cui la fedel sposa ei minori suoi figlioletti intiepidir la notte; poi, sul collo recando i sacri arnesi che prima ritrovar Cerere e Pale, va, col bue lento innanzi, al campo, e scuote lungo il picciol sentier da' curvi rami il rugiadoso umor che, quasi gemma, i nascenti del sol raggi rifrange.
Стр. 264 - A me disse il mio genio allor ch'io nacqui: — L'oro non fia che te solleciti, né l'inane decoro de' titoli, né il perfido desio di superare altri in poter: Ma di natura i liberi doni ed affetti, e il grato de la beltà spettacolo te renderan beato, te di vagare indocile per lungo di speranze arduo sentier.
Стр. 226 - Pondo, e l' animo tenti Prostrarmi a terra? Umano sei, non giusto. Buon cittadino, al segno Dove natura ei primi Casi ordinar, lo ingegno Guida così, che lui la patria estimi. Quando poi d'età carco 11 bisogno lo stringe, Chiede opportuno e parco Con fronte liberai* che l'alma pinge.
Стр. 222 - Orion dal cielo Declinando imperversa, E pioggia e nevi e gelo Sopra la terra ottenebrata versa, Me spinto ne la iniqua Stagione, infermo il piede, Tra il fango e tra l'obliqua Furia de' carri, la città gir vede; E per avverso sasso, Mal fra gli altri sorgente, O per lubrico passo Lungo il cammino stramazzar sovente. Ride il fanciullo ; e gli occhi Tosto gonfia commosso...
Стр. 11 - Non sciolga da' papaveri tenaci Morfèo prima, che già grande il giorno Tenti di penetrar fra gli spiragli De le dorate imposte, e la parete Fingano a stento in alcun lato i raggi Del Sol ch'eccelso a te pende sul capo. Or qui principio le leggiadre cure Denno aver del tuo giorno ; e quinci io debbo Sciorre il mio legno ; * e co' precetti miei Te ad alte imprese ammaestrar cantando.
Стр. 245 - Odiator de' tiranni Pugnale, onde Melpomene 'Lui fra gl'Itali spirti unico armò; Come, oh come a quest'animo Giungon soavi e belle, Or che la stessa Grazia A me di sua man dielle. Dal labbro sorridendomi, E da le luci , onde cotanto può ! Me per l'urto e per l'impeto De gli affetti tremendi, Me per lo cieco avvolgere De' casi , e per gli orrendi De i gran re precipizii, Ove il coturno camminando va.
Стр. 197 - Alcide; ma quante egli fa prove e quanti mostri ancide, onde s' innalzi poi al seggio degli eroi? Altri le altere cune lascia, o garzon, che pregi: le superbe fortune del vile anco son fregi. Chi de la gloria è vago, sol di virtù sia pago. Onora, o figlio, il Nume, che dall'alto ti guarda: ma solo a lui non fumé incenso o vittim'arda.
Стр. 79 - Or le sovviene il giorno, ahi fero giorno! allor che la sua bella vergine cuccia, de le Grazie alunna, giovenilmente vezzeggiando, il piede villan del servo con l'eburneo dente segnò di lieve nota: ed egli audace con sacrilego...

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