Della letteratura italiana nella seconda metà del secola XVIII.: G. Sigismondo Gerdil. S. Bettinelli. G. Roberti. G. Roberti. G. Rinaldo Carli. A. Turchi. G. Borsieri. F. Galiani. P. Verri. G. Pariniper Nicolò Bettoni, 1821 |
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Стр. 286 - Italia, quasi appena dopo il risorgimento delle lettere, si pretese di aver fissata la lingua, e si pretese di più di averla fissata con confini sì immobili, che la lingua italiana della scrittura avrebbe dovuto avere tutta la rigidezza delle lingue morte, perdendo quel naturale tornio, e quella pieghevolezza all'idee di ciascuno scrittore, che forma il primario genio delle lingue vive. Io non pretendo già che debba esser lecito ad un pulito e colto scrittore il far uso di que...
Стр. 85 - Quai rivi , e fiumi, ridondante piena Di bitume , di zolfo e di metalli Disciolti in giù mo'vea tra le volute Di fumo immense, ei nebulosi globi Di cenere, di calce, e di rotanti Enormi massi, onde coperte ed arse Qua e là campagne, e con gli armenti oppresse Ville e pastor, città , capanne , e genti Ebbero morte a un tempo solo e tomba! Infelice Ercolan, nido ed albergo Dell'arti Greche, amica sede un tempo Del buon sangue Roman, poi lutto acerbo De...
Стр. 82 - Vesuvio, è quella l'ira tremenda, onde qui spesso udimmo pianger la gente e ragionare insieme: via nocchier da nei remi, e quinci ratto volgiam la proda e rifuggiam ne l'alto.
Стр. 285 - ... moneta, senza mai valutare la bontà intrinseca del metallo; e corron dietro, e preferiscono nel loro commercio un pezzo d'inutile rame ben improntato e liscio a un pezzo d'oro perfettissimo, di cui l'impronto sia fatto con minor cura.
Стр. 268 - Il parle volontiers et longtemps; mais quand on aime à s'instruire, on ne l'accuse pas d'avoir trop parlé. Sans lui supposer une haute opinion de l'honnêteté de l'espèce humaine, je ne l'en crois pas plus méfiant; quoiqu'il y ait, dans sa politique et sa morale de conversation, une teinte de machiavélisme, je le tiens pour homme d'une probité rigoureuse.
Стр. 268 - C'est ainsi que je vois les hommes, donc c'est ainsi que je me conduis avec eux, ou bien mon expérience m'apprend que la plupart des hommes se conduisent ainsi, donc je me conduirai comme eux; belle conséquence! Quant à ces théories politiques qui nous sont proposées comme des vérités éternelles par des gens qui n'ont vu la société que par le goulot étroit de la bouteille des abstractions, personne, je l'avoue, n'en avait un plus souverain mépris.
Стр. 303 - Io ne potrò toccare , e non e' è un cane Che mi tolga al mio stato miserando. La mia povera madre non ha pane, Se non da me , ed io non ho danaro Da mantenerla almeno per domane.
Стр. 310 - Parini sorgesse, i più de' lirici italiani sembravano rivolgere i loro versi unicamente a far lusinga agli orecchi, e, quando anche avevano uno scopo morale, era vago ; esaltavano le virtù e sferzavano i vizii comuni a tutti i tempi , ma non 'erano quasi mai poeti della loro nazione nè del loro secolo.
Стр. 319 - La stessa forza e sobrietà nello stile , lo stesso artifizio nel verso, la stessa nobiltà de' sensi, ed anche maggiore di quella che abbiamo lodata negli sciolti, ebbe l'A. nelle odi. Abbandonò interamente le orme de' lirici italiani suoi predecessori, richiamando questo genere di poesia alla sua vera natura e al suo vero ufficio, da cui sembrano quelli averla in parte sviata. Nella scelta degli argomenti ebbe sempre di mira la morale e la politica, e trovò il bello colà, dove prima di lui non...
Стр. 319 - ... morale e la politica, e trovò il bello colà, dove prima di lui non fu veduto dagli altri poeti italiani. In alcune odi pare che vinca se stesso per abbondanza ed originalità di pensiero ; ma che poi sia minore di sè nel meccanismo dello stile, peccando talora d'inversioni sforzate e di oscurità. Si propose forse un modello di verso lirico, cui giugneva a grande stento e non sempre. Aspirando alla sostenutezza, offende il lettore con certa scabrosità, che venne classicamente chiamata da...